Hai mai riflettuto su quante volte in una giornata accendi o spegni il modem? O magari, non ti sei mai posto la domanda e hai lasciato il modem sempre lì, con la sua lucina lampeggiante 24 ore su 24. A volte, però, sorge il dubbio: conviene staccare tutto e risparmiare corrente, oppure meglio non toccare nulla per evitare problemi di connessione o rischi di guasti? Fammi spiegare meglio, perché sotto questa faccenda all’apparenza semplice, si nascondono valutazioni più o meno interessanti.
Perché qualcuno preferisce spegnere il modem?
Alcune persone decidono di spegnere il modem per motivi di sicurezza informatica (simboleggiati dal classico lucchetto). L’idea è: se il modem è spento, potenziali hacker o virus non possono fare danni. E in un certo senso, questa soluzione è come chiudere a chiave la porta di casa. È vero, disconnettere il router impedisce l’accesso immediato, e quindi se c’è un criminale informatico in agguato, questi non troverà la porta di rete aperta.
Tuttavia, bisogna pensarci bene. Se hai già un malware (un keylogger o uno spyware) installato sul tuo PC, quel software non scompare di certo quando spegni il modem. Anzi, rimarrà silente sul computer, pronto a inviare i dati sensibili non appena riaccenderai la connessione a Internet. In pratica, è come se tu chiudessi la porta d’ingresso, ma lasciassi la finestra socchiusa.
Poi c’è un altro aspetto di cui spesso si parla: il risparmio energetico. Staccare completamente il router, soprattutto durante ore di inutilizzo (ad esempio di notte), potrebbe ridurre un pochino i consumi. Ma di quanto parliamo? Un modem moderno consuma di solito pochi watt: niente che possa rivoluzionare la bolletta della luce. Diciamo che, per risparmiare qualche spicciolo mensile, c’è chi preferisce spegnere tutto e riaccendere la mattina dopo.
Ma siamo davvero al sicuro con il modem spento?
Spegnere il modem offre una sicurezza “istantanea,” ma è solo una misura temporanea. Se, come dicevamo, all’interno del tuo PC si è già annidato un virus, quello continuerà a fare il suo lavoro anche quando sei offline. Certo, finché non c’è Internet disponibile, i dati non possono partire, ma il virus rimane in agguato, registrando tutto e aspettando la prima occasione di rete libera.
Lo sai? Alcuni si affidano a quest’idea (spegnere il modem la notte) come se fosse una panacea per tutti i mali digitali. Onestamente, è un passo in più, ma la vera sicurezza informatica si basa su altro:
Aggiornamenti costanti del firmware del modem.
Firewall attivi che bloccano le intrusioni indesiderate.
Password complesse per evitare ingressi non autorizzati alla rete domestica.
Crittografia Wi-Fi di livello avanzato (WPA2 o WPA3), bandendo l’obsoleto WEP.
Comportamenti prudenti: niente download da siti poco sicuri, niente allegati sospetti.
In poche parole, pensare di risolvere tutto scollegando il dispositivo non è la strada più efficace. È un po’ come spegnere l’auto per paura di consumare la batteria mentre sei in sosta breve: funziona, ma potrebbe non essere la soluzione ottimale se spegnere e riaccendere causa altre seccature.
E i servizi che funzionano solo con il modem acceso?
Immagina di volere controllare le telecamere di sorveglianza di casa mentre sei in vacanza. Se il tuo modem è spento, niente connessione, niente streaming in diretta. Lo stesso discorso vale per chi utilizza il telefono fisso in VoIP. Dimenticarsi il modem spento significa potenzialmente perdere chiamate importanti o non poter telefonare quando serve.
Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma il vecchio telefono su cavo di rame funzionava ugualmente durante i blackout elettrici!” Ed è vero, però i sistemi moderni si basano quasi sempre su protocolli digitali e dipendono dalla corrente elettrica e dal router acceso per rimanere in contatto col mondo.
Anche la domotica si affida spesso alla connessione Internet. Pensa ai termostati intelligenti che vuoi regolare dal telefono, alle luci che si accendono all’improvviso se un sensore di movimento rileva qualcosa, o agli elettrodomestici smart. Se il modem non è attivo, tutte queste comodità smettono di funzionare.
Aggiornamenti notturni: meglio lasciarlo acceso?
Molti modem (e i dispositivi connessi) scaricano gli aggiornamenti di notte. L’idea è semplice: di solito siamo tutti a letto, quindi non avvertiamo eventuali brevi disconnessioni e la rete è meno congestionata. Se invece il modem è spento, tali aggiornamenti non possono partire. Naturalmente, si eseguiranno più tardi, ma con un possibile ritardo.
È un problema? Dipende. Alcuni router hanno un timer fisso che scarica le patch di sicurezza (e miglioramenti vari) in un determinato orario. Se non trovano la rete attiva, il processo viene rimandato. Lo stesso vale per smartphone collegati in Wi-Fi, sistemi di sicurezza domestica, telecamere IP, ecc. Se passano giorni prima che riaccendi, rischi di utilizzare per più tempo un firmware o un software vecchio, potenzialmente vulnerabile.
Piccola nota pratica: se il tuo modem lo permette, potresti impostare il fuso orario su un orario “finto,” così da far partire gli aggiornamenti quando vuoi tu (per esempio di pomeriggio, quando sei a casa). È una soluzione un po’ fantasiosa, ma alcuni modelli lo consentono.
Il risparmio energetico è davvero rilevante?
Magari è la domanda principale che ti gira in testa: “Ma quanto potrò mai risparmiare spegnendo il modem di notte?” Per farsi un’idea, alcuni siti hanno calcolato che tenere sempre acceso un router come il Synology RT2600ac costa all’incirca 2€ al mese, con una tariffa media di 0,25 euro/kWh. Se lo spegni per 8 ore a notte, potresti risparmiare circa 60 centesimi al mese.
Certo, 60 centesimi non sono una follia e probabilmente non diventano 600 euro annui. Però, a qualcuno può far piacere abbassare leggermente la bolletta, e in un’ottica di risparmio generale (magari luci a LED, termostato intelligente, uso attento degli elettrodomestici) anche questo piccolo passo potrebbe sommarsi ad altri accorgimenti.
D’altra parte, bisogna valutare la questione dell’usura dei componenti elettronici. Spegnere il modem scollegando direttamente il cavo elettrico, se non c’è un tasto dedicato, significa causare uno stress ai circuiti interni. Non è che salterà in aria dopo tre settimane, ma nel lungo periodo i continui picchi di corrente e variazioni di temperatura potrebbero abbreviare la vita utile del dispositivo.
E se il modem si guasta per i troppi spegnimenti?
È uno scenario un po’ catastrofico, ma non impossibile. I router di solito vengono progettati per stare accesi 24 ore su 24. Probabilmente avrai notato che molti modelli non hanno nemmeno un interruttore di spegnimento. Basta togliere la spina e via. Ma è anche vero che l’accensione e lo spegnimento frequenti comportano sforzi sui condensatori e su altri componenti elettronici.
Potresti decidere di usare un timer programmabile, se il tuo router lo consente, per limitare questi effetti. Un utente di Facebook, Michele, raccontava di aver impostato lo spegnimento automatico dalle 24 alle 6 del mattino. In questo modo, non deve ricordarsi di attaccare e staccare la spina, e il modem fa tutto da solo. Così, almeno, si evita di compiere manualmente questa operazione più volte al giorno, riducendo rischi di cavi danneggiati e spinotti ballerini.
Quando tenere acceso il modem diventa indispensabile
Ci sono casi, però, in cui non si può prescindere dal router sempre attivo. Un esempio classico: le aziende che, per motivi operativi, necessitano di una connessione h24. Immagina un ufficio che gestisce dati sensibili, telecamere di sorveglianza, centralini telefonici su Internet o dispositivi di backup continuo. Se, per proteggere i dati, un’azienda volesse scollegare il modem ogni sera, sarebbe scomodo.
Anche in casa, se hai un impianto di videosorveglianza che vuoi monitorare da remoto, spegnere il router rende impossibile la consultazione delle videocamere in diretta. Oppure, se hai un assistente vocale che controlla l’illuminazione, non potrai più dialogarci finché il router rimane inattivo. Per le persone che usano il telefono fisso con tecnologia VoIP, la connessione costante è praticamente obbligatoria, se desiderano essere reperibili a qualunque ora.
Sicurezza informatica: conta più la prudenza che il tasto di spegnimento
Alcuni lo chiamano “principio di responsabilità digitale.” In pratica, invece di confidare solo nel fatto che un modem spento ti renda automaticamente al sicuro, punta a rinforzare le difese in maniera intelligente. Se navighi su siti legittimi, scarichi file da fonti affidabili e aggiorni regolarmente i tuoi dispositivi, avrai già ridotto di molto la possibilità di essere colpito da virus.
Un firewall attivo nel modem router e in ogni PC, un antivirus aggiornato, controlli periodici per individuare eventuali software indesiderati: queste sono le prassi più efficaci. Senza dimenticare una regola basilare: nessuna password banale! Scegliere combinazioni lunghe e complesse è fondamentale per evitare che qualche intruso si intrufoli nella tua rete Wi-Fi in un batter d’occhio.
Bilancio finale: che scelta faccio?
Qui non c’è una regola universale valida per tutti. Dipende, come spesso accade, dalle tue abitudini e priorità. Se di notte non utilizzi la rete, non hai domotica e nessun sistema che richieda un collegamento costante, potresti anche spegnere il modem, risparmiando qualcosina sulla bolletta. D’altro canto, se conti sugli aggiornamenti notturni, se vuoi accedere a dispositivi da remoto o se desideri evitare ogni stress sui componenti elettronici, lasciarlo acceso è la soluzione più semplice.
Ti senti più tranquillo spegnendolo? Fallo, ma ricorda di implementare misure di protezione adeguate (antivirus, firewall, password robuste, siti sicuri). Lo spegnimento non annulla le minacce, le rimanda e basta.
Hai bisogno di connettività costante? Allora tienilo acceso. Se temi gli attacchi hacker, investi in un buon sistema di sicurezza e usa la prudenza quando navighi o scarichi contenuti dal web.
Una piccola riflessione personale
In tanti si sentono più protetti spegnendo il router, quasi fosse un rituale di “buona notte” digitale. È comprensibile. Dà un certo senso di pace staccare la spina e pensare: “Oggi niente rischi, vediamo domani.” Ma la realtà è che un virus, un trojan o uno spyware non svaniscono nel nulla: restano lì ad aspettare che tu riapra i canali.
Personalmente, quando qualche amico mi chiede “Meglio tenerlo acceso o no?” rispondo sempre: “Dipende da quello che ti serve e da come proteggi i tuoi dispositivi”. Se non hai bisogno di telefonate VoIP, non hai una domotica da gestire e magari desideri un piccolo risparmio in bolletta, spegnerlo non è un delitto. Ma, per molti utenti, la comodità di una connessione sempre disponibile vince sulle poche decine di centesimi risparmiati.
Conclusioni
La vera parola chiave è equilibrio. Spegnere il modem riduce in parte l’esposizione ad attacchi e consuma meno energia, ma non risolve le vulnerabilità interne del sistema. D’altro canto, lasciarlo sempre acceso permette di avere aggiornamenti notturni, servizi VoIP, videocamere di sorveglianza attive e la tranquillità di non rovinare l’hardware con troppi spegnimenti-accensioni.
Se stai valutando cosa fare, metti sulla bilancia:
Esigenze di sicurezza: non affidarti solo al tasto di spegnimento, ma gestisci i dispositivi con consapevolezza e protezioni aggiornate.
Necessità di connettività continua: telefono fisso, telecamere, domotica, ecc.
Consumo energetico ed eventuali costi: in molti casi, il risparmio non è enorme, ma qualcosina si ottiene.
Comodità e abitudini personali: se ogni volta devi staccare la spina e collegarla di nuovo, a lungo andare potrebbe diventare scomodo.
Alla fine, non esiste una ricetta perfetta: ognuno sceglie ciò che si adatta di più alla propria quotidianità. L’importante è capire bene pro e contro di entrambe le opzioni e, soprattutto, ricordarsi che la sicurezza online non è solo “on/off.” È un insieme di buone pratiche, attenzione quotidiana e dispositivi aggiornati.