In questa guida spieghiamo quali differenze ci sono tra un router WiFi e un modem router WiFi. La domanda sorge spontanea, soprattutto per quelle persone che, non ancora esperte di informatica, non comprendono quale sia la reale differenza tra questi due dispositivi il cui nome è tanto simile. In effetti la differenza tra un router WiFi e un modem router WiFi è proprio da individuare nella presenza del termine modem. Cerchiamo dunque prima di tutto di capire cosa fa un modem e cosa fa un router per giungere quindi a comprendere cosa cambia tra questi due tipi di dispo
Partiamo dal router, si tratta di un dispositivo il cui compito è quello di instradare dati tra diverse reti. A questo si collegheranno dunque uno o più PC e il router farà in modo che i dispositivi collegati riescano a dialogare tra loro, ricevendo e inviando dati. L’instradamento dei dati da e verso il router può avvenire via cavo, quindi collegando al router i vari computer usando un cavo di rete, o senza fili, con la trasmissione dati wireless. Ogni router WiFi possiede dunque una o più antenne, interne o esterne, che servono per generare la rete. Il router può semplicemente ricevere e trasmettere dati, occupandosi solamente di smistarli in ordine cronologico così come li riceve, oppure può possedere funzionalità avanzate che gli consentono di gestire i dati che riceve. Tra le funzionalità avanzate troviamo, per esempio, il QoS, il port forwarding, il firewall, la gestione DNS normale o dinamica, che si aggiungono dunque alla normale gestione della rete.
Il modem, invece, è il dispositivo che permette di collegarsi a Internet, per mezzo di una connessione dati fornita dall’ISP, l’Internet Service Provider, ovvero la compagnia telefonica che fornisce il servizio. Il collegamento tra modem e ISP può avvenire per mezzo di differenti tecnologie, come ADSL, VDSL, connessioni 3G e 4G, e via dicendo. Il collegamento, dal punto di vista pratico, tra il modem e Internet avviene per mezzo di una presa telefonica, oppure usando la modalità wireless per mezzo di connessioni senza fili come WiMAX o LTE. L’attività di modulazione e demodulazione dei segnali elettrici è quella che da nome all’apparato. Esistono al giorno d’oggi molti tipi di modem: dai modem analogici esterni a quelli interni, da quelli integrati nei portatili a quelli integrati in una memoria USB,
All’inizio dell’era Internet vi era semplicemente un modem che collegava un solo dispositivo alla rete. Quando iniziò a manifestarsi l’esigenza di collegare più di un dispositivo, iniziarono a comparire i primi router, che venivano acquistati per aziende o uffici che appunto dovevano gestire delle reti. Quando anche le famiglie iniziarono a avere in casa più di un dispositivo in casa da collegare a internet, presero piede i primi modem router, ovvero apparecchi che uniscono le due caratteristiche di modem e di router. Oggi sul mercato troviamo molti modem router, in grado di soddisfare le esigenze della clientela media. Tuttavia, chi vuole avere una completa gestione della propria rete internet, deve orientarsi verso soluzioni separate, acquistando un router a parte, in grado di gestire tutte le varie funzioni avanzate tipiche dei router e che già abbiamo citato.
Generalmente il modem router, sia esso WiFi o non, viene fornito dall’ISP, ma non ci sono obblighi in merito, nel senso che tutti i modem router in commercio possono adattarsi a tutte le compagnie telefoniche presenti sul mercato. Risulta essere dunque possibile acquistare un modem router in proprio, al fine di ottenere un prodotto con qualche caratteristica in più rispetto a quelli forniti dagli ISP. Per esempio, se si vuole sfruttare appieno la velocità di trasferimento dati che le moderne reti possono raggiungere, è opportuno avere un modem router che supporti la connettività ADSL2+ di tipo Annex A o VDSL/VDSL2, per chi ha una connessione in fibra ottica. Dal punto di vista della rete wireless, se il modem router è WiFi, è bene questo sia compatibile con gli ultimi standard IEEE 802.11ac e dual band, ovvero con supporto contemporaneo sia della banda a 2.4 Ghz che di quella a 5 Ghz. Senza questi requisiti di base, nonostante si possieda un Pc potente o un telefono nuovissimo, la velocità di trasferimento dati rimarrà lenta. Per la gestione della rete domestica, poi, è opportuno il modem router possieda almeno quattro porte di rete e una o più porte USB 3.0 per collegare in rete stampanti e hard disk esterni. Dal punto di vista della rete wireless, la presenza di due antenne consente un’adeguata copertura degli spazi, riducendo le zone in cui il segnale non arriva, mentre il supporto alla crittografia WPA/WPA2 e al WiFi Protected Setup sono ormai delle funzionalità che non si possono tralasciare.
Chiaramente poi vi sono delle caratteristiche ulteriori che un modem router può o meno possedere e che fanno anche lievitare i prezzi. Tra queste troviamo il supporto a IPv6, la presenza di un processore dual core interno e un’adeguata dotazione di memoria RAM.
La scelta del dispositivo deve quindi essere fatta con molta attenzione.