Hai presente quella lucina che lampeggia sul tuo modem router, quella che sembra non dormire mai? Ti sei mai chiesto quanta energia assorbe davvero un dispositivo del genere, acceso 24 ore su 24? Onestamente, è una domanda che si fanno in tanti, soprattutto se, come sappiamo, cerchiamo di tagliare i costi della bolletta o di essere un po’ più “green” nella nostra vita quotidiana. Fammi spiegare meglio, perché al consumo di un modem router concorrono diversi fattori spesso trascurati.
In molte case, il modem router resta acceso tutto il tempo, gestendo le connessioni wireless dei nostri computer, smartphone, console da gioco, TV smart e chi più ne ha più ne metta. Non ci accorgiamo di quanto lavorino questi dispositivi, perché sono silenziosi e poco ingombranti. Eppure, come ogni dispositivo elettronico, hanno bisogno di energia per funzionare.
Ma quanto effettivamente? Dipende dal modello, da quante antenne Wi-Fi sono attive, dal tipo di connessione (ADSL, VDSL, fibra) e persino dal calore che il dispositivo deve dissipare. Per avere un quadro più chiaro, basta dare un’occhiata alle specifiche tecniche del produttore o, se vuoi sentirti un vero scienziato domestico, utilizzare un wattmetro (quei misuratori da presa che mostrano il consumo in tempo reale).
Spieghiamo i watt (senza annoiare nessuno)
Quando si parla di consumi elettrici, troviamo spesso valori espressi in watt (W). Un router di fascia media può variare dai 5 ai 15 watt di consumo, con picchi leggermente superiori quando ci sono molte attività in corso (tipo streaming video, download massicci o upload di file).
5-10 watt – Classico di un modem router base, magari con ADSL e Wi-Fi singolo.
15-20 watt – Più probabile per i modem router di fascia medio-alta, magari con doppia o tripla banda Wi-Fi, più porte Ethernet, funzioni di sicurezza avanzate.
Oltre 20 watt – Certi dispositivi top di gamma, come alcuni ASUS o Netgear dedicati al gaming, possono spingersi a questo livello se hanno CPU potenti, molte antenne e feature come MU-MIMO, beamforming, archiviazione USB, ecc.
Se uno volesse stimare i costi in bolletta, si possono fare calcoli rapidi: un router che consuma in media 10 watt, acceso sempre, assorbe 10 watt * 24 ore = 240 Wh (wattora) al giorno, ossia 0,24 kWh giornalieri. Moltiplicati per 30 giorni, arriviamo a circa 7,2 kWh al mese. Con un costo dell’elettricità stimato intorno ai 0,25 €/kWh, parliamo di circa 1,80 € mensili.
La differenza tra “sforzo” e “riposo” del router
Un modem router non ha un acceleratore come un’auto, ma diciamo che ha momenti di picco e momenti di standby relativo. Se tutti i dispositivi connessi stanno guardando video in HD o giocando online, il router lavora di più, e questo potrebbe far salire di qualche watt il consumo. Quando invece nessun dispositivo sta scambiando dati (o c’è solo una bassa attività di rete), il router consuma un po’ meno, pur rimanendo acceso.
C’è anche chi ama personalizzare la rete per ridurre i consumi. Alcuni modem offrono la possibilità di spegnere automaticamente il Wi-Fi notturno (lasciando la sola parte di connettività cablata attiva). Così facendo, se di notte nessuno utilizza davvero la rete wireless, si risparmiano un paio di watt. Non è un cambiamento epocale, ma è pur sempre un piccolo guadagno.
Wi-Fi 6, triple bande e antenne: incide sulla bolletta?
Qualcuno potrebbe pensare: “Quindi, più antenne ho, più energia consuma il router?”. In parte, sì. Le soluzioni con Wi-Fi 6 (o 6E), dotate di più canali e velocità di trasmissione elevate, possono richiedere componenti hardware più “golosi” di elettricità. Tuttavia, la differenza non è drammatica. Un router di ultima generazione può avere un consumo leggermente più alto di uno vecchio, ma non parliamo di bollette stellari.
Il vantaggio di un router moderno è che spesso è più efficiente a parità di velocità, e certe funzioni di gestione dinamica della potenza aiutano a tagliare i consumi quando il traffico è basso. Quindi, sì, un router Wi-Fi 6 può consumare qualcosa di più di un vecchio router ADSL, ma spesso offre migliori prestazioni in termini di copertura e velocità, così magari si evita di dover tenere accesi ripetitori o dispositivi di rete aggiuntivi.
Quanto pesa in bolletta? Un esempio pratico
Prendiamo un esempio con valori un po’ più specifici. Mettiamo che tu abbia un router di fascia media che, quando tutti i tuoi dispositivi sono collegati e navigano, consuma in media 12 watt. Moltiplicando 12 W per 24 ore, otteniamo 288 Wh al giorno, ovvero 0,288 kWh. Su base mensile (30 giorni), sono circa 8,64 kWh. Moltiplicando per la tariffa elettrica di 0,25 €/kWh, siamo intorno ai 2,16 € al mese.
Certo, le cifre esatte variano in base alla zona, al contratto di fornitura elettrica, al numero di giorni del mese e a eventuali picchi di prezzo. Ma questa stima serve per dare un’idea: un modem router di media potenza non arriva (di solito) a cifre che facciano tremare i polsi.
Spegnerlo o no? Il dilemma notturno
Alcuni, per ridurre i costi, spengono il modem router quando non lo usano, magari di notte. Ne abbiamo parlato altrove (se ne discute spesso in tante community), ma vale la pena ripetere l’essenziale:
Sì, spegnendo il dispositivo per 7-8 ore a notte, un piccolo risparmio c’è.
L’entità del risparmio dipende dal consumo del router. Spegnere un modello “base” fa risparmiare meno di un euro al mese. Se il router è più “energivoro,” si arriva a qualche euro di risparmio su base mensile.
Alcuni preferiscono lasciarlo sempre acceso per non perdere aggiornamenti notturni o per mantenere attivi servizi come la domotica o il VoIP.
La scelta, quindi, è personale. C’è chi dice: “0,50 € di risparmio al mese non mi cambia la vita,” e chi invece ogni centesimo in meno sulla bolletta è visto come un piccolo trionfo.
Modalità di risparmio energetico: ci sono davvero?
Sì, alcuni router moderni offrono impostazioni di risparmio energetico. Magari trovi la voce “Green Ethernet” (per disabilitare automaticamente le porte LAN non in uso), o “Smart Wi-Fi Schedule” (per programmare l’accensione e lo spegnimento della rete wireless). Sono funzioni che in certi casi ti fanno risparmiare qualcosa, anche se non sempre è un risparmio da copertina.
Inoltre, alcuni firmware (pensa ai router Fritz!Box) permettono di regolare la potenza delle antenne Wi-Fi, riducendola se abiti in un piccolo appartamento e non hai bisogno di coprire grandi distanze. Meno potenza di trasmissione significa consumi un filo più bassi. Certo, parliamo di differenze talvolta minime, ma ogni piccolo aggiustamento può fare la sua parte.
Router di riserva o access point separato?
A volte, per coprire tutta la casa, potresti aver collegato un secondo modem dismesso (riconvertito a puro access point Wi-Fi). O magari hai un mesh system con più “nodi.” Ricorda che ogni dispositivo connesso richiede energia. Quindi, se davvero vuoi ottimizzare i consumi, controlla se hai necessità di tenere sempre tutti questi apparecchi in funzione. Magari potresti attivarli solo quando hai ospiti o prevedi un elevato traffico.
Allo stesso modo, qualcuno tiene un vecchio modem router come semplice “sostituto di emergenza” collegato alla corrente. Ma se lo usiamo raramente, perché lasciarlo alimentato costantemente? Tanto vale scollegarlo proprio o spegnerlo se non è necessario.
Quattro suggerimenti finali (senza troppi fronzoli)
1. Controlla la potenza dichiarata: i router moderni elencano spesso il consumo medio sulle specifiche. Se il valore non è riportato, cerca forum o recensioni di chi ha fatto test reali.
2. Usa un wattmetro: questi strumenti costano poco (spesso sotto i 20 €) e ti dicono esattamente quanti watt sta consumando il tuo router in tempo reale. Scoprirai cose interessanti anche su altri dispositivi.
3. Valuta i compromessi: se risparmiare un euro al mese ti interessa, considera lo spegnimento notturno. Se invece hai bisogno di aggiornamenti automatici o servizi 24/7, potresti evitare lo spegnimento.
4. Occhio al router “super galattico”: se punti a un modello gaming con un processore esagerato e 8 antenne, sappi che consumerà un po’ di più. Nulla di scandaloso, ma è bene esserne consapevoli.
Conclusione
Arriviamo al dunque. Il router non è un forno elettrico, né un condizionatore che “brucia” centinaia di kWh al mese. Nella maggior parte dei casi, il consumo di un modem router rimane entro valori tali da pesare pochissimo sulla bolletta elettrica. Stiamo parlando di una manciata di euro al mese, in linea generale.
Vale la pena preoccuparsi? Dipende. C’è chi preferisce spegnere tutto per risparmiare qualcosina, c’è chi lascia la comodità di una rete sempre attiva. In ogni caso, sapere quanta elettricità serve a far girare i tuoi dispositivi ti aiuta a gestire la casa con più consapevolezza. E magari, sì, a ridurre qualche spesa inutile.
Lo sai? Potresti pure scoprire che la lampadina che lasci accesa in corridoio tutta la notte consuma più del router. O che il vecchio decoder digitale terrestre, con la sua lucetta rossa sempre accesa, ti prosciuga più watt di quanto immagini. Nella gestione energetica, i dettagli fanno la differenza.
Perciò, se ti stai domandando quando consuma il tuo modem router, sappi che la risposta è: “Meno di quanto pensi, ma non proprio zero.” Ecco perché informarsi, leggere le etichette, fare qualche prova pratica con un misuratore sono ottimi modi per capire se è il caso di spegnere certe funzioni inutili o, al contrario, tenere tutto acceso e godersi una connessione sempre pronta all’uso, senza pensieri.